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Un gran numero di data center eseguono le proprie applicazioni in ambienti virtualizzati e pertanto elaborare queste applicazioni in locale o in un cloud provider dipende da una serie di considerazioni che hanno più a che fare con l’efficienza e i costi piuttosto che con un una determinata posizione fisica.
L’uso del cloud continua a crescere rapidamente perché i modelli operativi cloud aumentano l’agilità e consentono l’accesso all’uso di ambienti di sviluppo di applicazioni che accelerano l’innovazione creando vantaggi competitivi. Secondo alcuni studi di Gartner il mercato del cloud crescerà quasi il doppio entro il 2022 e i costi dell’IT saranno molto più elevati in questo settore che nell’IT “tradizionale”.
È solo una questione di tempo prima che i cloud pubblici e privati si integrino in un unico ambiente Software Defined Data Center (SDDC). Infatti, sono stati i più grandi cloud provider a portare avanti questo modello e oggi non c’è dubbio che le soluzioni Software Defined sono il miglior approccio per aver successo nella progettazione di una architettura cloud ibrida.
Se da un lato il cloud fornisce agilità mentre un maggior utilizzo di cloud offre flessibilità, questo crea anche dei silos operativi a causa delle differenze nell’infrastruttura sottostante e all’uso di strumenti di gestione eterogenei. Per risolvere questi problemi Dell Technologies propone una chiara strategia: Dell Technolgies Cloud.
In questo post analizzeremo i componenti principali della strategia cloud di Dell Technologies e in che modo questa sia in grado di offrire un singolo e coerente “esercizio” cloud.
Dell Technologies Cloud, concetti chiave
È un dato di fatto che si virtualizzano più carichi di lavoro con VMware rispetto a qualsiasi altro hypervisor e Dell Technologies, grazie al suo controllo e integrazione con VMware, fa sì che la soluzione Dell Technologies Cloud (DTC) consenta all’IT di implementare le prerogative del cloud (scalabilità, facilità d’uso) in modo rapido, semplice ed economico. Studi di analisti come IDC dimostrano come DTC riduca il TCO del 46% rispetto a soluzioni di tipo cloud pubblico.
Dell Technologies Cloud è costituito da soluzioni congiunte VMware e Dell EMC che forniscono un modello operativo cloud coerente tra il cloud pubblico, il cloud privato e l’edge (ambienti perimetrali).
Il concetto di un modello di cloud coerente è di particolare importanza. Un vero “esercizio” cloud deve essere in grado di estendere l’ambiente cloud privato (cloud nel data center) agli ambienti dei cloud pubblici e all’edge costruendo un cloud ibrido. La capacità di eseguire operazioni coerenti tra questi ambienti, con integrazione e interoperabilità, fa di Dell Technologies Cloud la migliore strategia possibile per implementarlo.
Con DTC si ha un’interfaccia comune, connessioni bidirezionali tra più ambienti cloud e una singola console di gestione. In altre parole, con DTC è possibile eseguire applicazioni nel proprio data center o cloud privato ed eseguirne altre in un cloud pubblico come AWS, Azurre o GCP (Google Cloud Platform) come se fosse un’estensione del proprio data center.
Dell Technologies Cloud può essere usufruito (consumed) come piattaforme di storage (VCF on VxRail) o come un servizio di data center completamente gestito da Dell (VCF on Dell EMC – Data Center as a Service – DCaaS).
Il componente fondamentale e abilitante del Dell Technologies Cloud è l’infrastruttura cloud integrata VMware Cloud Foundation (VCF) che descriveremo di seguito.
VMware Cloud Foundation (VCF)
VMware Cloud Foundation (VCF) è una piattaforma di SDDC (Software Defined Data Center) che integra le funzionalità di virtualizzazione e gestione di VMware in un’unica soluzione per un cloud ibrido. VCF si basa su VMware vSphere (compute), VMware NSX (rete e sicurezza), VMware vSAN (storage) e SDDC Manager (manutenzione dello stack software).
Tutti i componenti sono integrati in uno stack software che offre funzionalità di automazione e gestione operative semplificate che sono coerenti tra i cloud pubblici e privati.
Dell Technologies Cloud Platforms
Dell Technologies Cloud – VCF on VxRail
Come distribuzione di cloud privato, VCF può essere installato su sistemi componibili o su sistemi integrati già qualificati da VMware ( VMware Cloud Validated Designs )
Tuttavia, vale la pena notare che in nessuno di questi casi c’è stato uno sviluppo congiunto di VMware/ fornitore di hardware. L’unico sistema che soddisfa questi requisiti è la soluzione Dell EMC VxRail. VMware Cloud Foundation on VxRail è una soluzione iperconvergente (HCI) chiavi in mano (preconfigurata in fabbrica) che fornisce un’integrazione completa dello stack software (VCF) e dell’hardware (Dell EMC VxRail) con una gestione automatizzata del ciclo di vita end-to-end.
In un’architettura di questo tipo, con numerosi componenti software e hardware, una affidabile gestione del ciclo di vita (Life Cycle Management – LCM), cioè la capacità di eseguire aggiornamenti passando da uno stato conosciuto e certificato (known good state) a quello successivo senza rischi è fondamentale. In VCF onVxRail, il componente di gestione SDDC che controlla il LCM è stato sviluppato congiuntamente tra VMware e Dell EMC per garantire che l’intero stack software e hardware sia gestito come un’unica entità. Con un solo click, gli aggiornamenti automatici al software (VCF) e all’infrastruttura hardware (VxRail) possono essere eseguiti utilizzando strumenti di gestione VMware nativi.
SDDC manager unifica inoltre la gestione di più cluster VxRail in workload domain (domini di carico di lavoro) o in multicluster workload domains creando un’esperienza operativa scalabile e semplificata. Il dominio del carico di lavoro è un contenitore di risorse con attributi di disponibilità e prestazioni specifici che combinano compute (vSphere), storage (vSAN) e rete (NSX) in una singola entità consumabile. Nel caso di VCF on VxRail, questi domini di carico di lavoro si realizzano per via di cluster di VxRail. Sia la creazione che l’espansione di questi cluster è eseguita tramite operazioni VxRail native e automatizzate.
I cluster VxRail possono scalare orizzontalmente (scale-out) oppure verticalmente (scale-up) in modo incrementale. L’infrastruttura fisica computazionale e di rete fa parte di un singolo pool virtuale gestito come infrastruttura cloud tramite SDDC manager. Da questo pool univoco, è possibile organizzare i worklod domain ognuno con i propri requisiti di CPU, memoria e archiviazione in base al tipo di carico di lavoro che deve essere eseguito.
È possibile ridimensionare un workload domain oltre un singolo cluster. Ogni workload domain può essere aggiornato (upgrade) in modo indipendente offrendo la flessibilità necessaria per allinearli ai requisiti dell’applicazione.
SDCC manager monitora continuamente l’integrità del sistema e come parte di questo controllo segnala quando un nuovo pacchetto Cloud Foundation (vCenter, PSC, NSX, SDDC) o un pacchetto VxRail (ESXi, vSAN, HCI) è disponibile per l’aggiornamento. Di seguito SDDC manager esegue i flussi di lavoro automatizzati necessari per applicare tali aggiornamenti a tutti i cluster all’interno di un workload domain. Si tratta di una caratteristica unica di questa soluzione che dimostra il valore della co-progettazione VMware/Dell EMC.
Dell Technologies Cloud – Data Center as a Service (DCaaS)
In modalità analoga alla soluzione VCF on VxRail, VMware Cloud on Dell EMC, nota anche come Data Center as a Service (DCaas), è una soluzione che garantisce coerenza operativa tra il data center (cloud privato), l’edge e il cloud pubblico ma è gestita da Dell e utilizza un modello cloud a consumo. Questa soluzione semplifica le attività quotidiane degli ambienti IT e delle applicazioni estendendo il cloud pubblico direttamente nel data center locale.
In breve, Dell Technologies installa l’infrastruttura cloud nel data center centrale e/o perimetrali, il sistema si auto-configura con i server VMware Cloud e in seguito il sistema (hardware e software) è gestito e monitorato da Dell.
Dal Data Center (private cloud) verso i cloud pubblici, VMware HCX
Ora che abbiamo visto alcune delle infrastrutture abilitanti per un cloud privato, diamo una breve occhiata a come estendere il data center locale verso gli hyperscaler (cloud pubblici) per creare un cloud ibrido.
Il componente che consente la cosiddetta “ibridazione dell’infrastruttura” è VMware Hybrid Cloud Extension (HCX)
HCX estende il livello 2 della rete locale agli hyperscaler (AWS, Azure) e a più di 4000 fornitori di servizi cloud in tutto il mondo.
Grazie a HCX è possibile movimentare carichi di lavoro, creare ambienti di Disaster Recovery /Business Continuity oppure distribuire applicazioni tra ambienti cloud privati e pubblici.
È importante ricordare che con HCX la movimentazione dei carichi di lavoro possono essere eseguite anche tra versioni di vSphere diverse (versioni 5.5 o successive).
Per concludere
Per i data center che utilizzano VMware, la stretta integrazione dell’hardware Dell EMC e del software VMware è fondamentale perché unifica processi e strumenti riducendo la complessità della gestione e l’implementazione di un cloud ibrido.
DTC aumenta l’agilità del business supportando modelli IaaS, PaaS o CaaS, hyperscaler come AWS e Azure e un gran numero di provider cloud a livello globale.
DTC consente all’IT di concentrarsi sul valore utilizzando servizi innovativi presenti nei cloud pubblici quali l’IoT o l’AI invece di dedicare tempo alla manutenzione dell’infrastruttura del data center
Dell Technologies offre una chiara strategia di implementazione del cloud ibrido:1) HCI (Dell EMC VxRail) per operare in modo olistico risorse computazionali, di rete e di storage, 2) VCF per creare un’infrastruttura cloud privata con capacità di espandersi oltre il data center locale e 3) implementazione della “infrastructure hybridity” per l’estensione del cloud privato verso gli hyperscaler al fine di sfruttare i loro servizi.
Per maggiori informazioni:
Cloud di Dell Technologies
VMware Cloud Foundation on Dell EMC
#IWork4Dell
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